L’amore c’è. O non c’è.
Una persona semplicemente ama un’altra. O non l’ama.

Non esistono sfumature, gradazioni o mezze tinte.

L’epoca in cui viviamo incoraggia situazioni sentimentali ambigue, poco solide, in una sola parola: friabili.
Il rapporto tra uomo e donna – nella natura delle cose due persone si piacciono, dunque stanno insieme – si è trasformato in una relazione che definirei composta da uomini di sabbia.
Nella normalità una coppia si conosce. Si piace. Sta insieme. Oggi non è così semplice.
Gli uomini di sabbia preferiscono aspettare, temporeggiare, approfittare, capire, approfondire, andare a letto prima ancora di essere una coppia, e poi – eventualmente – decidere di proseguire. Le relazioni moderne somigliano a gare di sopravvivenza in cui vince chi comanda di più. Somigliano ad esibizioni teatrali con uno o due attori protagonisti, oppure ancora a prigioni estenuanti da cui evadere, per trovare provvisorie serenità solitarie.

La prima onda di mare spazza tutto e gli uomini di sabbia si sgretolano su altra sabbia. Scomparendo.

Io credo che l’amore sia tutto il contrario.
In amore non si comanda, si condivide. All’amore non si fugge, gli si va incontro. In amore non esiste la paura, il cuore ha coraggio più della mente. In amore si ha pazienza.
Io credo nell’amore. Quel dare all’altro non per dovere, o perché si è in obbligo. E allo stesso tempo quel ricevere, non perché si è ricevuto precedentemente. Quello sincero, vero, genuino. Quello che ho conosciuto e vissuto in casa, da adolescente, tra mio padre e mia madre: mai sbriciolato, preoccupato o in pericolo.
Se non vi sentite amati, lasciate andare chi dice di amarvi a parole.

Scegliete chi volete accanto e non accontentatevi degli uomini di sabbia.

L’amore è uno solo. C’è. O non c’è.
Non esistono sfumature, gradazioni o mezze tinte.
Una persona semplicemente ama un’altra. O non l’ama.
Non prendetevi in giro da soli dunque e – prima di tutto – amate e rispettate voi stessi.

 

Copyright Francesco A. Russo © Riproduzione riservata